martedì 17 aprile 2012

Settimana della Cultura a Catania: aggiornamenti e... "curiosità": di chi è il sottosuolo di piazza Duomo, del pubblico o del privato, del Vaticano?




Settimana della Cultura a Catania: aggiornamenti e... "curiosità": di chi è il sottosuolo di piazza Duomo, del pubblico o del privato, del Vaticano?

Comunichiamo degli importanti aggiornamenti, da verifiche dirette e personali effettuate stamane 17 aprile, in riferimento alla cosiddetta "Settimana della Cultura", indetta dal Ministero nazionale, concernente i monumenti di Catania, come pubblicizzati dal depliant della Sovrintendenza regionale e dal denominato "Parco Archeologico". Le terme Achilliane o dette altrimenti 'sotto la Cattedrale', sono chiuse, l'accesso accanto alla porta laterale del Duomo è serrato con un catenaccio: alle nostre rimostranze, alla accettazione del Museo diocesano da cui dipende l'apertura, ci è stato cortesemente ma fermamente risposto che "i luoghi delle terme achillee sono privati, di proprietà di una Fondazione che fa capo alla Curia, quindi non siamo tenuti ad aderire alle iniziative del Ministero", per cui chi vuole visitarle deve pagare il biglietto, 5 euro, e tutt'al più può ottenere una riduzione. Abbiamo obiettato che la proprietà del luogo dovrebbe essere pubblica, e ci è stato confermato che è privata. Del Vaticano, abbiamo chiesto? Sorriso di risposta.

Al teatro greco-romano di via Vittorio Emanuele (visitabile invece gratuitamente per questa settimana e sempre fruibile) facemmo presente la quaestio ad un funzionario, il quale era già informato e ci ha risposto che c'è un contenzioso fra Assessorato regionale ai Beni Culturali e Curia arcivescovile di Catania, sulla proprietà del bene nonché sulla gestione di esso. Pare che sia stata indirizzata pure una lettera da parte dell'Assessorato alla Curia, in merito. Evidentissimi sono i grossolani errori di comunicazione, i quali inducono il turista ed il cittadino interessato, a pura confusione. La notizia è di quelle sconvolgenti: il sottosuolo di piazza Duomo, area nella quale si estendono le cosiddette terme d'Achille, è proprietà del Vaticano o dell'ente pubblico, Stato o Regione che sia? Non è di poco conto, dato che il Comune di Catania ha recentemente effettuato, con denaro dei cittadini, lavori di consolidamento delle volte delle antiche strutture termali. Chi li deve pagare, dato che in diocesi affermano essere beni di proprietà della Chiesa? E la Chiesa, può essere proprietaria del sottosuolo di una piazza pubblica e conosciuta in tutto il mondo, come la piazza del Duomo di Catania? Quindi l'elefante poggia su piedi vaticani... ci sarebbe da ridere, ma la questione è seria! Comprendiamo che i politici d'ogni colore, per evidenti ragioni elettorali, se ne disinteressino: e neppure da parte nostra, da cattolici, ci sarebbe poi tanto da obiettare: però che lo si sappia e si distingua, e la si smetta con le ipocrisie: se sotto il Duomo e la piazza la proprietà è della Chiesa lo si dica chiaramente, e (anche in senso letterale) gli enti pubblici ci mettano una pietra sopra: se così non è, la Regione Siciliana o il Ministero di Roma intervengano a tutelare, aprire e gestire alle genti d'ogni razza, credo e colore ciò che è di tutti.

Infine il pieghevole della Sovrintendenza catanese narra della "domus di età romana" sita sotto l'ex monastero benedettino. Qui non v'ha dubbio, l'ex Monastero è proprietà pubblica, dell'Università: ma anche in tale luogo, nonostante la settimana della Cultura preveda la gratuità degli ingressi, si paga il biglietto, poiché gestita da privati, la associazione Officine Culturali. Evidentemente in barba alle disposizioni ministeriali!

L'ultima reprimenda la merita il Comune di Catania, che ultimamente tanto ci ha tartassato (e continuerà), proprietario dell'edificio: il tempio di S.Nicolò la Rena, in piazza Dante, bellissimo e scenografico, continua a rimanere chiuso, nonostante i custodi a gennaio ci abbiano informato della fine dei lavori di pitturazione e restauro per febbraio. Stamane incontriamo il responsabile comunale della struttura dott.Averna, che ci riferisce lapidariamente che "la chiesa è chiusa, ci sono stati dei problemi e non si sa quando si potrà riaprire". Ed i poveri turisti con le guide in mano, in questi giorni a migliaia in giro per Catania, a leggere solo sulla carta la magnificenza di quella chiesa maestosa, che vide all'organo (restaurato non molto tempo fa e già rovinato...) il vecchio ed il giovane Bellini, e tantissime antiche glorie ospitò...

La conclusione della vicenda la affidiamo alle parole dell'amica Rita Carbonaro, direttrice appassionata delle Biblioteche riunite "Civica e U.Recupero" (la quale beninteso dal luglio del 2011 non riceve lo stipendio, per i noti problemi finanziari del Comune, però continua ad assicurare il servizio di apertura della biblioteca...), che abbiamo consultato: "Gli enti pubblici non comunicano tra loro, per reciproche e meschine invidie: non c'è un coordinamento come anche io avevo proposto, l'istituzione di una card museale interdisciplinare che permetta al turista la visita della maggior parte di monumenti e luoghi storici, è un vero peccato che Catania sia così".

Questa la realtà: ma la passione e l'entusiasmo, nonostante le evidenti avversità ed assurdità, non tramonteranno mai.

F.Gio

Nella foto, nostra: la cavea del teatro greco-romano invasa dalle acque di uno dei rami sotterranei del fiume Amenano, come si vede oggi

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